venerdì 6 dicembre 2013

lunedì 2 settembre 2013

Letture: prove di mantenimento standard in bundle con la biblioteca di Babele

Post da Babele

Agosto 

Dai llontani pascoli stellari di Mondoalto e Montevideo, … … Pensavo che con tutta la strada che faccio, se mi incatramano un altro po l’Atlantico vado e torno dal Brasile in giornata. (Anche se i costi, come sanno alla British Petroleum, proprietari di Deepwater Horizon, sono piuttosto alti). Piccolo sfogo per sottolineare continui spostamenti umorali legati all'uso dell’auto, quando è da anni che propongo di costruire tutte le strade in discesa per favorire l’uso indiscriminato e continuativo delle bici. Banale, direte voi, ma pensate alla genialità del jobs act dove è previsto, ad esempio,  che un lavoratore possa essere sorvegliato 24 ore su 24,… ma perché non farlo anche con i figli, allora, da piccolini un bel zoom sulla culla, da grandicelli la telecamera anti seghe in bagno, da adolescenti telecamere in discoteca, … beh, li no, non si riesce, la privacy lo impedisce, anche se continuamente resta qualcuno al tappeto per intrugli strani. Mio figlio mi dice che ti danno dello sfigato, se non bevi, ma lui è grosso e non ci provano. Il problema è l’altro, che è grosso ma è piccolo !?! . Mah, … domenica di recriminazioni, sarà perché mi manca Cuba e dintorni e sto a sudare a Mondoalto, … Agosto anche di fitte relazioni ad Oz (!), … dieci riunioni per un po di luce e un lucchetto chiuso. Ma fate un po di scuola dai Sinti, … Il mio cane si sente solo! Il tempo di versargli la ciccia e scompare per 24 ore. Fido a chi?, … mi hanno chiesto diversi consigli per leggere in vacanza (La Sardegna aiuta, spero), … Ultime, le cinque della seicento, partite stamattina con zaini, cucce, gatti e set per la birra dirette a Livorno per l’imbarco: è lo strano caso della macchina senza fondo, …  una specie di mezzo quantistico dove sembra una, ma in realtà appare presente in ogni dimensione del tangibile, … follia o incoscienza? … la domanda se l’è fatta il benzinaio, che alla loro vista ha ripreso il buon umore, … Vista la composizione in auto, il primo testo, scusate la volgarità ?!?, che mi ha folgorato,  è stato “Dance dance dance”, si, del solito Murakami Haruki, manualetto inibente  qualsiasi pretesa erotica, vista la disposizione e lo spazio, … lo trovate anche nei passa libri, o se proprio volete, ad un prezzo da ladri nelle librerie, .. Al mare, sempre rimanendo a lui, “Kafka sulla spiaggia”, che almeno ne vale la pena, … un buon sogno da fare insieme , prima che ce lo portino via, … Ma i libri a volte non bastano. Ne sto leggendo uno speciale che ha necessariamente bisogno di spiegazioni, di confronto, di altro,  altrimenti è un pianto continuo. Ma questa è un’altra storia. Come “Lo strano caso del cane ucciso a mezzanotte”, di Mark Haddon, in cui ho letteralmente inquadrato due miei amici utenti, entrambi Asperger, entrambi protagonisti meravigliosi della loro vita. I genitori non sono d’accordo: voi lo sareste se il vostro cucciolo disabile riesce a procurarsi lavorando on line, a vostra insaputa – pensavate al sudoku-  i soldi per … una prostituta? ,.. ma questa è un’altra storia ancora, ma bella lunga, anzi, una trilogia, condensata in un mattone mattone (reale), se vi piace la fantascienza e chi può dire di aver iniziato una saga nuova decentemente, “Queste oscure materie”, Philip Pullman, … … ma si sa, non sarebbe da me non finire i consigli con qualcosa di scientifico, … “Il giro del mondo in 80 pensieri” di Piergiorgio Odifreddi, leggetelo, studiatelo, amatelo, … se vi piace il genere, … 
Ps: per finire consiglio un libro bellissimo, ispirato molto da una persona speciale, che, anche se fuori dall'atmosfera disincantata di questo post, voglio aggiungere: “L’arte della gioia”, di Goliarda Sapienza, … … che la felicità sia con voi, … e non pensate che i problemi siano più importanti, io ne raccolgo 700 800 solo prima di colazione, …  


Continua

Dan Brown, Inferno, edizioni Mondadori (posso prestare),…
Di ombre in questo romanzo ce ne sono tante, non solo quella che si autoelimina al suo inizio. La solita saga, ben condita, di indovinelli, simboli e la missione di salvare il mondo accompagnata dalle  suggestioni legate alle città che descrive, Firenze, Venezia e poi Istanbul servono solo ad arricchire di inutilità il messaggio che realmente vuole veicolare: siamo tutti negazionisti, moralmente accarezzati dall’idea che il mondo caritatevole sia la strada migliore per la convivenza, ma non è così: secondo Brown c’è bisogno di una radicale inversione, di un agatusia su larga scala, (una riduzione volontaria degli abitanti della terra) sottilmente propinata, come le scie chimiche, con la complicità di un accattivante presa di coscienza sui limiti dello sviluppo: e il peggior nemico di facciata rischia di essere l’Oms, che si prodiga per arginare le epidemie, le catastrofi naturali e la fame nel mondo. E l’eroe incompreso un geniale chimico che immette nell’atmosfera un virus letale per sterilizzare un terzo dell’umanità.  …  Dopo l’esaltazione della massoneria (il simbolo perduto), dei servizi segreti (crypto), della ragione religiosa supportata dalla storia (Il codice da Vinci) siamo di fronte ad una trama che non è nuova per niente, e quel tocco di realismo magico stile sudamericano (ma la distanza da Alejo Carpentier è abissale) legato ad uno sdoppiamento indotto della personalità del protagonista, non lo salva da quell’arroganza pericolosissima di stampo capitalista “sulle buone ragioni della storia in mano ai vincitori”.  ... leggete altro, che il mondo è migliore e la vita straordinaria!, ... qualsiasi vita. ovunque!


Recensione da Silvia Cavalieri

E visto che oggi la mia amica Valentina mi ha fatto conoscere Enza Pagliara, bellissima voce del Salento. Parliamo d un romanzo che arriva da lì: Giuse Alemanno, "Terra Nera – romanzo perfido e paradossale di cafoni e d’anarchia", Stampa alternativa – Nuovi equilibri, 2005. 
Una storia fatta di terra e sudore, di intelligenza crudele, fisicità che arriva diritta dalle cose, primitiva e perturbante. Il protagonista si chiama Nino: prende la parola che è ancora un bambino, suo padre muore quasi subito, cafone sfruttato e risucchiato dal suo amore per Annina dei secchi, la madre di Nino, “femmina carnale, […] femmina insaziabile”, come aveva vaticinato Rosetta delle pezze, “mammana che sa pure le antiche cose”, vedendo i tre nèi disposti a triangolo sotto il suo ombelico. Nino osserva e giudica – nulla gli sfugge – e Nino agisce, arriva perfino a uccidere, perché il mondo in cui l’hanno messo dentro non gli va giù: “Per i meridionali come me, dall’animo cafone, le cose che mancano valgono come le cose che ci sono. Le assenze si considerano presenze mancanti, le negazioni sono affermazioni ribaltate”. 
Mai un ammiccamento al lettore, mai un cedimento bonario, un tentativo di giustificare la propria freddezza e la determinazione rabbiosa che lo spinge a diventare a sua volta un padrone. Ricco, temuto e solo. 
Dentro a questo romanzo c’è una storia, il che non guasta. Ma c’è soprattutto una scrittura, fatta di parole che sembrano reliquie, impastate in frasi che non hanno niente di aulico tanto suonano naturali, e altre che ti viene da ripetertele in bocca perché non le hai mai sentite prima (io, per lo meno, che parlo una lingua fra Modena e Bologna), eppure ti mancavano. Ma non sono solo le parole: è come le parole sono disposte nelle frasi. A creare una sintassi strana, un ritmo che spezza la cantilena quotidiana e inocula nell’italiano una densità diversa, come un nuovo sangue.



le nostre Humidine

martedì 23 luglio 2013